Corso | SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | UNICO |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Corso | SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | UNICO |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 9 |
Settore Scientifico Disciplinare | AGR/05 |
Anno | Primo anno |
Unità temporale | Secondo semestre |
Ore aula | 90 |
Attività formativa | Attività formative caratterizzanti |
Docente | GIULIANO MENGUZZATO |
Obiettivi | Fornire allo studente le conoscenze di base per la progettazione e realizzazione di interventi di rimboschimento, di ricostituzione boschiva e di arboricoltura da legno, per l’analisi delle caratteristiche strutturali dei principali sistemi forestali in Italia, per la definizione delle forme di governo e trattamento da applicare in rapporto alle esigenze della proprietà e della società, alla luce delle normative nazionali e internazionali attualmente vigenti in materia di gestione dei sistemi forestali. Al fine di dare agli studenti, accanto alle basi teoriche, anche una conoscenza pratica delle problematiche della gestione forestale, saranno svolte delle esercitazioni pratiche in bosco. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione delle conoscenze di base per la progettazione e realizzazione di interventi per la gestione delle foreste in relazione alle differenti specie ed attuare scelte gestionali oculate nell'arboricoltura da legno. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di applicare in piena autonomia le conoscenze acquisite per la realizzazione di rimboschimenti e nella gestione dei sistemi forestali in relazione alle peculiarità ecologiche delle diverse specie arboree. Autonomia di giudizio Essere in grado di: definire le forme di gestione più opportune in rapporto alle caratteristiche dei sistemi forestali, alle esigenze della proprietà e della società; programmare interventi di gestione; valutare le diverse soluzioni tecniche e orientarsi nella scelta dei sistemi di lavoro nelle utilizzazioni con riferimento alla tutela dell’ambiente e alla salute e sicurezza degli operatori. Abilità comunicative Capacità di rappresentare adeguatamente le tematiche e le possibili soluzioni per una migliore gestione dei sistemi forestali, essere in grado di relazionarsi con altre figure professionali e di esporre i risultati del proprio lavoro. Capacità d’apprendimento Essere in grado di seguire corsi nell’ambito della gestione dei sistemi forestali. |
Programma | Introduzione al corso: Obiettivi e articolazione del corso. Materiale didattico a disposizione degli studenti. Rimboschimenti: Finalità e Tecnica di rimboschimento. Preparazione del terreno. Tecnica di impianto. Scelta della specie. Modulo colturale. Materiale di impianto e tecnica di produzione del materiale vivaistico: Le problematiche legate al materiale d’impianto (provenienze, boschi da seme, ecc.). Il vivaio e le modalità per la produzione delle piantine. Caratteristiche del materiale di impianto. Vantaggi e svantaggi delle diverse modalità di produzione del postime.. Arboricoltura da legno: significato dell’arboricoltura da legno e sua evoluzione nel tempo. Rapporto tra Arboricoltura da legno e Selvicoltura. La scelta della specie. Modulo colturale nell’arboricoltura da legno: Luoghi economici per l’arboricoltura da legno. Possibilità evolutive dell’arboricoltura da legno. Selvicoltura speciale: Le fasce di vegetazione in Italia in rapporto alle condizioni climatiche. La selvicoltura mediterranea: I caratteri climatici dell’ambiente mediterraneo. Le vicende storiche del bosco nell’ambiente mediterraneo. I fattori limitanti la presenza del bosco. Le leccete: caratteristiche strutturali dei boschi di leccio e possibili modalità di gestione. Possibilità evolutive. Le sugherete: caratteristiche strutturali dei boschi di sughera e possibili modalità di gestione. Possibilità evolutive. Le latifoglie termo xerofile, loro significato e importanza nella selvicoltura mediterranea. La macchia mediterranea Le pinete di pino d’Aleppo, domestico e marittimo. Loro attuale distribuzione e caratteristiche strutturali. la gestione attuale e possibile evoluzione Gli eucalipti nell’ambiente mediterraneo: significato degli eucalipti in Italia, principali specie coltivate, modulo colturale adottato, produzioni, possibilità di un loro impiego. La selvicoltura nella fascia basale: caratteristiche ambientali. Il castagno: distribuzione, forma di governo e trattamento. Dinamiche evolutive dei boschi di castagno. Possibilità di diffusione di altre latifoglie. Le latifoglie mesofile (aceri, olmi, tiglio, frassino, ciliegio, noce, ecc.) e conifere esotiche (douglasia, pino insigne larice giapponese, pino strobo, ecc.). I pioppi: possibilità della pioppicoltura in ambiente mediterraneo. Le querce caducifoglie: principali specie e loro distribuzione in Italia, forme di governo e trattamento. Dinamiche evolutive. Interventi di miglioramento dei querceti. La selvicoltura nella fascia montana: caratteristiche ambientali. Le principali specie che caratterizzano i sistemi forestali. Il faggio: distribuzione in Italia, la gestione della faggete nel passato, struttura attuale dei boschi di faggio, possibile evoluzione futura. Forme di governo e trattamento, interventi di rinaturalizzazione. L’abete bianco: area di distribuzione, vicende storiche della presenza dell’abete nei boschi e caratteristiche strutturali degli attuali popolamenti. Rinaturalizzazione dei boschi della fascia montana con particolare riferimento all’Appennino. attuali Il pino nero e laricio: distribuzione, vicende storiche della foresta di pino laricio nei secoli. Attuale significato dei popolamenti di pino laricio, possibilità evolutive e ricadute dal punto di vista paesaggistico ambientale in Calabria e in Sila. Modalità di gestione delle pinete di laricio. Il pino silvestre: distribuzione e gestione delle pinete. La selvicoltura nella fascia subalpina: i caratteristiche ambientali e la fisionomia della vegetazione. Il peccio: distribuzione, evoluzione storica dei boschi di peccio, attuali dinamiche evolutive. Gestione delle peccate e loro rinaturalizzazione. Il larice, diffusione e gestione dei lariceti. Il pino cembro, il pino mugo e il pino uncinato: areale e problemi della gestione del limite superiore del bosco. |
Testi docente | - Ciancio O Mercurio R Nocentini S - 1981-192 - Le specie forestali esotiche e le relazioni tra arboricoltura da legno e selvicoltura. Annali Istituto Sperimentale per la Selvicoltura, Vol XII e XIII. - Bernetti G - 1995 - Selvicoltura speciale. UTET Torino. - Bernetti Giovanni - Le piante del bosco. Forme, vita e gestione. Compagnia delle foreste. - Bernetti Giovanni - Atlante di selvicoltura. Edagricole. - Magini E - 1979 - Appunti di vivaistica forestale. CLUSF - cooperativa editrice universitaria, Firenze |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | UNICO |
Anno Accademico | 2017/2018 |
Crediti | 3 |
Settore Scientifico Disciplinare | AGR/09 |
Anno | Primo anno |
Unità temporale | Secondo semestre |
Ore aula | 30 |
Attività formativa | Attività formative affini ed integrative |
Docente | ANDREA ROSARIO PROTO |
Obiettivi | Il corso si propone di fornire le nozioni di base per effettuare una corretta pianificazione e gestione delle operazioni di utilizzazioni forestali e poter redigere un piano di valutazione dei rischi per una corretta sicurezza delle operazioni forestali. Descrizione sintetica: Il corso si propone di fornire le nozioni di base per effettuare una corretta pianificazione e gestione delle operazioni di utilizzazioni forestali e poter redigere un piano di valutazione dei rischi per una corretta sicurezza delle operazioni Acquisizione conoscenze su: Essere in grado di valutare le diverse soluzioni tecniche e di orientarsi nella scelta dei sistemi di lavoro e dei macchinari per le operazioni di utilizzazione, sempre in riferimento alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e della salute e sicurezza degli operatori. Lavoro autonomo dello studente Capacità di esporre i risultati delle applicazioni e di relazionarsi con figure tecniche specialistiche del settore. |
Programma | - Introduzione al corso: Analisi del contesto territoriale in cui operano le imprese boschive e gli impianti di trasformazione del legno. Descrizione dei principali sistemi di lavoro e dei processi di trasformazione del legno in Calabria. - Tecniche di indagine sui lavori forestali. Rilievo delle caratteristiche del lavoro, controllo della produttività, rilievo dei tempi di lavoro e rilievo delle quantità lavorate. - Pianificazione dei lavori. Piano della viabilità, piano delle attrezzature e del personale, piano annuale dei lavori e piani di dettaglio. - Costo di esercizio di macchine e impianti. Analisi dei costi di gestione e di uso di attrezzature, macchine e personale e determinazione dei costi di produzione. - Progettazione e allestimento di un Cantiere Forestale. Individuazione delle più corrette tecniche di lavoro e dei sistemi di movimentazione del legname in base ai diversi fattori ambientali, stazionali e orografici. - Gli infortuni in Italia nella filiera foresta-legno. Analisi dei principali infortuni e incidenti che avvengono durante l’espletamento delle operazioni di utilizzazione forestale e all’interno della filiera foresta-legno. - Classificazione e definizione dei rischi per la salute e la sicurezza per gli operatori. Individuazione, definizione e classificazione in base alla pericolosità ed entità dei rischi provenienti da fattori biotici, fisici, atmosferici e orografici. - Riferimenti legislativi. Analisi della normativa di riferimento in vigore in Italia (D.Lgs. 81/2008, D.Lgs. 626/94, D.Lgs. 494/96, ecc.) e Redazione dei Piani di sicurezza per i lavori in bosco e negli impianti di lavorazione e Dispositivi di sicurezza. |
Testi docente | - Baldini S., Cioè A., Picchio R., 2002 – Sicurezza ed antinfortunistica nei cantieri forestali e di manutenzione del verde urbano. Agra Editrice, Roma. - Berti S., Piegai F., Verani S., 1989 – Manuale d’istruzione per il rilievo dei tempi di lavoro e delle produttività nei lavori forestali. Quaderni dell’Istituto di Assestamento e Tecnologia Forestale, Fascicolo IV. - Cini E., Fiorito F., Laurendi V., 1999 – La sicurezza nel settore agro-forestale. Il Sole 24 Ore, Milano. - Dykstra D.P. and Heinrich R., FAO Model code of forest harvesting practice. Roma: FAO, 1996. http://www.fao.org/docrep/v6530e/v6530e00.htm - Rubin Shmulsky, P. David Jones, 2011 - Forest Products and Wood Science, 6th Edition, 2011. Ed. Wiley-Blackwel - Zimbalatti G., Proto A.R., 2009 – Produzione e prima lavorazione del legno in provincia di Reggio Calabria. Ed. Camera di Commercio di Reggio Calabria, 2009. Consultabile presso la biblioteca di Dipartimento. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Descrizione | Avviso | |
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Ricevimenti di: Andrea Rosario Proto | ||
Il docente riceve esclusivamente il martedì alle ore 11:00. È preferibile una comunicazione preventiva tramite email. |
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