Corso | SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | UNICO |
Anno Accademico | 2018/2019 |
Corso | SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | UNICO |
Anno Accademico | 2018/2019 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | AGR/05 |
Anno | Terzo anno |
Unità temporale | Primo semestre |
Ore aula | 60 |
Attività formativa | Attività formative caratterizzanti |
Docente | Fabio LOMBARDI |
Obiettivi | Il corso mira a fornire agli studenti gli elementi di base per l'analisi della stazione e degli ecosistemi forestali, in modo da essere in grado di definire le modalità di gestione più appropriate per la salvaguardia della biodiversità e per aumentare la produzione legnosa, di comunicare e sostenere le proprie scelte di fronte ai colleghi e ai portatori di interesse. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione delle conoscenze di base per la progettazione e realizzazione di interventi per la gestione forestale nell’ottica della gestione forestale sostenibile. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di applicare in piena autonomia le conoscenze acquisite per la realizzazione di piani di gestione e di assestamento forestali nell’ottica della sostenibilità ambientale. Autonomia di giudizio Essere in grado di: definire le forme di gestione più opportune in rapporto alle caratteristiche dei sistemi forestali, alle esigenze della proprietà e della società; programmare interventi di gestione da attuare; valutare le diverse soluzioni tecniche e orientarsi nella scelta dei sistemi di lavoro nelle utilizzazioni con riferimento alla tutela dell’ambiente e alla salute e sicurezza degli operatori. Abilità comunicative Capacità di rappresentare adeguatamente le tematiche e le possibili soluzioni per una migliore gestione dei sistemi forestali, essere in grado di relazionarsi con altre figure professionali e di esporre i risultati del proprio lavoro. Capacità d’apprendimento Essere in grado di seguire corsi nell’ambito della gestione dei sistemi forestali. |
Programma | Definizioni e livelli dell’ecologia. Fattori biotici, abiotici e merobiotici. Ruolo dell’uomo come fattore ecologico. Fattori: Radiazione solare. Variazioni dell’intensità luminosa al suolo. Fototemperamento e fotoperiodismo. Atmosfera: Pressione atmosferica. Temperatura e interazione tra temperatura ed ecoide. La fenologia. Azione delle cenosi vegetali sulla temperatura. Il vento: azione del vento sulle cenosi vegetali e azione delle cenosi vegetali sul vento. Idrosfera. Stati fisici dell’acqua. Evaporazione e traspirazione. Precipitazioni e regimi pluviometrici. Azione ecologica dei vegetali sull’acqua. Il clima e classificazioni climatiche. Indici climatici. Clima all’interno di un bosco. Gli ecosistemi: struttura e funzioni (caratteri strutturali, popolazioni), struttura funzionale degli ecosistemi (catene e reti alimentari, piramidi ecologiche). Funzioni dell’ecosistema. Produzione primaria e secondaria.Evoluzione del concetto di selvicoltura. La selvicoltura oggi. Accrescimento delle piante. Sviluppo delle piante. Forma forestale. Governo e trattamento dei boschi. Concetto di governo dei boschi, principali forme di governo dei boschi: ceduo, fustaia, ceduo composto. Descrizione della stazione, del soprassuolo (composizione, struttura somaticocronologica, stadi evolutivi).Il taglio a raso: generalità e modalità esecutive. Presupposti di natura ecologica ed economica. Aspetti ecologici: radiazione solare, temperatura, disponibilità idriche. Caratteristiche dei soprassuoli, Possibilità e limiti di applicazione. I tagli successivi: presupposti e finalità. Il sistema a taglio saltuario: origine ed evoluzione nel tempo. Caratteristiche dei soprassuoli. Vantaggio e svantaggi del sistema a taglia saltuario. Il taglio a scelta: caratteristiche e campo di applicazione. La selvicoltura sistemica e il trattamento a tagli modulari. La fustaia chiara: possibilità e limiti di applicazione. I tagli intercalari: sfolli e diradamenti. I sistemi di diradamento: Effetti dei diradamenti e limiti di applicazione. Governo a ceduo. Ceduo semplice, matricinato e composto. Vantaggi e svantaggi del ceduo. Il ruolo del ceduo nella selvicoltura italiana. Le conversioni. Obiettivi e metodologie. Ruolo e significato di questi interventi. Le trasformazioni: possibilità e limiti di una loro attuazione. Le potature: obiettivi e sistemi per una loro esecuzione. Vantaggi e svantaggi. I boschi di neoformazione, loro caratteristiche e problemi di gestione. Parte integrante del corso sono le esercitazioni da svolgere presso formazioni forestali. |
Testi docente | Lucio Susmel - Principi di ecologia CLEUP Padova. Marco Paci - Ecologia forestale. Elementi di conoscenza dei sistemi forestali applicati alla selvicoltura. Edagricole - New Business Media. Pietro Piussi - Selvicoltura Generale. Utet Torino Pietro Piussi e Giorgio Alberti - Selvicoltura generale. Boschi, Società e Tecniche colturali. Compagnia delle foreste, Arezzo. Giovanni Bernetti - Le piante del bosco. Forme, vita e gestione. Orazio Ciancio e Susanna Nocentini - Il bosco ceduo: selvicoltura, assestamento, gestione. Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze. Libreria universitaria. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Corso | SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | UNICO |
Anno Accademico | 2018/2019 |
Crediti | 3 |
Settore Scientifico Disciplinare | AGR/05 |
Anno | Terzo anno |
Unità temporale | Primo semestre |
Ore aula | 30 |
Attività formativa | Attività formative caratterizzanti |
Docente | Fabio LOMBARDI |
Obiettivi | Il corso mira a fornire agli studenti gli elementi di base per la gestione dei sistemi forestali nell’ambito della aree protette, in modo da essere in grado di definire le modalità di gestione più appropriate per la salvaguardia della biodiversità e per la valorizzazione delle aree protette, di comunicare e sostenere le proprie scelte di fronte ai colleghi e ai portatori di interesse. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione delle conoscenze di base per la progettazione e realizzazione di interventi per la gestione delle aree protette. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di applicare in piena autonomia le conoscenze acquisite per la realizzazione di piani di gestione a scala territoriale, con particolare riferimento alle aree protette. Autonomia di giudizio Essere in grado di: definire le forme di gestione più opportune in rapporto alle caratteristiche delle aree protette, alle esigenze della proprietà e della società; programmare interventi di gestione da attuare; valutare le diverse soluzioni tecniche e orientarsi nella scelta dei sistemi di lavoro nelle utilizzazioni con riferimento alla tutela dell’ambiente e alla salute e sicurezza degli operatori. Abilità comunicative Capacità di rappresentare adeguatamente le tematiche e le possibili soluzioni per una migliore gestione delle aree protette, essere in grado di relazionarsi con altre figure professionali e di esporre i risultati del proprio lavoro. Capacità d’apprendimento Essere in grado di seguire corsi nell’ambito della gestione delle aree protette. |
Programma | Nascita e sviluppo delle aree protette nel mondo e in Italia. L’attuale sistema di aree protette in Italia. La nascita dei Parchi Nazionali – Situazione attuale. Legge quadro sulle aree protette (L. 394/91), Legge Galasso, L. 426/98. Parchi: struttura e organi. Definizione degli obiettivi della gestione del Parco e modalità di gestione delle aree all’interno del Parco. Rapporti tra Piani Territoriali di Coordinamento, Piani Paesistici. Criteri per la zonizzazione del territorio all’interno dei Parchi. La redazione del Piano del Parco e del Piano di Sviluppo socio-economico. Principi e criteri per la gestione dei sistemi nelle diverse zone del Parco. Rete Natura 2000. Direttiva Uccelli (79/409/CEE) e la Direttiva Habitat (92/43/CEE). Convenzione sulla diversità biologica. Principi e Criteri per la gestione dei Siti di Natura 2000 secondo l’art. 6 della Direttiva Habitat. Valutazione di incidenza e Principio di precauzione. I servizi ecosistemici. Strutturazione di un piano di gestione di un Sito di Interesse Comunitario: Definizione degli obiettivi da perseguire, strategie di gestione da mettere in atto. Principi e Indicatori di Gestione Forestale Sostenibile. |
Testi docente | Orazio Ciancio, Piermario Corona, Marco Marchetti e Susanna Nocerini - Linee guida per la gestione sostenibile delle risorse forestali e pastorali nei Parchi Nazionali. Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze. Direttiva Uccelli (79/409/CEE) Direttiva Habitat (92/42/CEE) Direttiva Habitat. Commento dell’art. 6 della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE. European Forest Types. EEA Technical Report n° 9/2006. Ciancio O., Corona P., Marchetti M., Nocentini S. - Linee guida per la gestione ecosostenibile delle risorse forestali e pastorali nei parchi nazionali. Ministero dell’ambiente - Servizio conservazione della natura - Accademia Italiana di Scienze Forestali. Firenze, Settembre 2001. Brunner A., Celada C., Rossi P., Gustin M. – Sviluppo di un sistema nazionale delle ZPS sulla base della Rete delle IBA (Important Bird Area). LIPU – BirdLife Italia Natura 2000 in Italia. Servizio Conservazione della Natura – Ministero dell’Ambiente – Roma dicembre 1999. Linee guida per la Gestione dei Siti Natura 2000. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
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