1. Introduzione al corso. Obiettivi e contenuti. Uso degli strumenti di apprendimento, bibliografia e sitografia di riferimento. Articolazione del programma (lezioni ed esercitazioni). Inquadramento rispetto agli altri insegnamenti impartiti nel CdS. Nozioni propedeutiche. Modalità di acquisizione dei crediti e di svolgimento dell’esame
2. L’approccio dello “universal design” per spazi di attività inclusivi: applicazione agli spazi per la ristorazione: aspetti funzionali, dati metrici caratteristici, schemi progettuali e layout di riferimento secondo le diverse categorie di utenza.La sicurezza integrata negli spazi per la lavorazione, la conservazione, la preparazione e la somministrazione di alimenti. Il contributo delle scelte edilizie al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza igienico sanitaria degli alimenti e di sicurezza dei lavoratori.
3. Aspetti normativi, requisiti prestazionali e conseguenze sulle scelte tecniche. Valutazione del rischio e compartimentazione dell’edizio secondo i diversi livelli di rischio igienico delle aree funzionali. Elementi e spazi di transizione tra aree a diverso rischio. Esempio applicativo: strategie progettuali, layout funzionali, sistemi di chiusura, componenti e materiali edilizi per la difesa dagli animali indesiderabili.
4. Tradizione tipologica e metaprogettazione in edilizia. Analisi e definizione delle esigenze funzionali spaziali-ambientali delle diverse aree di attività: esigenze dimensionali, microclimatiche, igieniche, sociali; caratteristiche dell’intorno sensoriale nelle aree di lavoazione.
5. Definizione degli spazi funzionali. Analisi del sistema delle relazioni funzionali tra gli spazi. Analisi dei flussi (personale, prodotti, materiali ed energia) e definizione del sistema di circolazione (alimentare- non alimentare; pulito-sporco; personale-pubblico). Definizione del ciclo produttivo e delle linee di lavorazione e conseguenze sulle scelte edilizie. Costruzione di diagrammi funzionali-relazionali per l’analisi e la definizione del progetto.
6. Il progetto nel tempo: analisi ciclica del fabbricato e dei suoi componenti. Le esigenze di adattabilità e flessibilità e le conseguenze sulla scelte edilizie. La “pianta libera” e la scelta del sistema di copertura. Sistemi strutturali per la copertura di grandi luci libere. Modulazione dimensionale del progetto e sistemi di prefabbricazione. Dalla linea di lavorazione all’edificio, coordinazione dimensionale e organizzazione modulare: esempi applicativi.
7. I fabbricati per la ristorazione: criteri di diversificazione tipologica secondo la varietà dell’offerta gastronomica, la modalità di distribuzione-somministrazione degli alimenti, la dimensione aziendale.
8. Locali di ricevimento delle materie prima e delle merci. Spazi esterni e interni di sosta e movimentazione dei mezzi: aspetti dimensionali e funzionali, criteri di dimensionamento e organizzazione.
9. Locali di conservazione delle materie prime e dei materiali di supporto. Differenziazione secondo le esigenze igieniche e termoigrometriche. Esigenze ambientali e dimensionali, attrezzature e arredi, criteri di dimensionamento e organizzazione. Aree per la preparazione degli alimenti: preparazione degli alimenti freddi e zone di cottura, nuclei specializzati e mutue relazioni. Aree di preparazione per la pasticceria. Elementi di arredo, impianti e attrezzature caratteristiche.
10. Zone di interfaccia: Aree di lavaggio stoviglie e pentolame, Area di servizio. Servizi igienici e spogliatoi.
11. Aree di consumazione e somministrazione: caratterizzazione ambientale, arredi tipici, dimensionamento, livelli di illuminazione, sistemi e dispositivi di attenuazione del rumore. Caratteristiche ambientali dell’area di servizio e consumazione e loro influenza sul comportamento e il comfort del pubblico. Principali reparti funzionali e loro caratterizzazione. Locali, attrezzature e impianti per la preparazione e la conservazione degli alimenti. layout funzionali. caratteristiche tecniche degli elementi costruttivi.
12. Aspetti formali e compositivi: influenza sulla comunicazione delle modalità di fruizione degli spazi funzionali; l’edificio nell’immagine coordinata e nella comunicazione dell’azienda. Riuso di edifici storici e tradionali nella ristorazione: vantaggi e problemi.
13. Analisi critica di esempi specifici e realizzazioni.
Ultimo aggiornamento: 13-01-2025