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Giovani forestali crescono. All’assemblea AUSF Italia 2012 si è svolto un dibattito tra Agrotecnici e Agronomi.

In occasione della 3a assemblea nazionale, l’associazio­ne AUSF (Associazione Universitaria Studenti Forestali) Italia ha riunito ad Auronzo di Cadore (BL) i membri provenienti da tutto il territorio italiano.
AUSF è una realtà che raggruppa giovani studenti che desi­derano integrare e approfondire l’offerta formativa del Cor­so di laurea in Scienze Forestali con attività extracurricolari di carattere forestale come seminari, uscite in campo e corsi di formazione, favorendo il confronto oltre che tra studenti e docenti, anche con enti pubblici e privati e il mondo del lavoro.
Attualmente sono presenti otto sezioni AUSF nel territorio nazionale, precisamente nelle Università di Torino, Padova, Viterbo, Napoli, Molise, Reggio Calabria, Nuoro e Palermo, accomunate dagli stessi principi ed obiettivi: dal 2010 tutte queste associazioni hanno deciso di unirsi in una confedera­zione chiamata AUSF Italia che mira all’aggregazione degli studenti a livello nazionale e al confronto delle varie realtà forestali presenti sul territorio italiano.
Annualmente AUSF Italia si riunisce in assemblea dove, oltre al rinnovamento e alla continuità dell’associazione, si discute per conoscere e interagire con l’ambiente che un giorno ospiterà la nostra professione, discutendo su proble­mi e opportunità che ne possono derivare.
Organizzata da AUSF Padova, quest’anno l’assemblea na­zionale si è tenuta dal 24 al 29 settembre 2012 nella corni­ce delle Dolomiti Bellunesi, che da anni rappresentano un laboratorio di studio per l’Università di Padova e non solo. Incentrato sul tema del rischio idrogeologico nel territorio montano, l’evento è stato intitolato “RiPoFOR 2012 - Rischi e Potenzialità di un territorio: giovani idee forestali"'. Tutto questo è stato possibile grazie al finanziamento di soggetti privati quali AFI, Beta Studio, L’Informatore Agrario, Ge- omatica e Ambiente e la rivista Sherwood, nonché da enti pubblici quali la Provincia di Padova, il Dipartimento Te- SAF dell’Università di Padova e il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati. Sono intervenuti inoltre il CONAF, il Consorzio BIM Piave, la Fondazione Dolomiti UNESCO, il gruppo FSC Italia, l’Orto Botanico di Padova, l’Università di Padova e lo Studio PAT che han­no incoraggiato l’iniziativa con il loro patrocinio.
L’evento, ospitato dalla struttura Villa Gregoriana, ha coin­volto una cinquantina di ragazzi provenienti dalle AUSF italiane e durante la settimana, densa di appuntamenti, si sono susseguiti convegni, conferenze, uscite didattiche ed escursioni in campo con ospiti d’eccezione e docenti uni­versitari, oltre alle riunioni interne dell’Associazione con l’elezione del nuovo direttivo.
La prima giornata è stata dedicata al tema delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità con un’escursione alle Tre Cime di Lavaredo. Il seminario, tenuto dal Prof. Mauro Pascolini, si è incentrato sulla storia e l’entrata nell’UNESCO di nove siti delle Dolomiti distribuiti tra le province di Pordenone e Belluno e le province autonome di Bolzano e Trento e sulle difficoltà e le prospettive future della gestione di una tale area di inestimabile importanza naturalistica, paesaggistica e culturale.


Il giorno successivo si è svolto il workshop “Cosa farò da grande?” dove sono intervenuti relatori quali Andrea Sarti- rani per l’AFI (Associazione Forestali Italiani),Roberto Or­landi Presidente del Collegio nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati, Marcellina Bartolinelli per l’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali ed Isidoro Furlan vice Comandante della sessione di Belluno del CFS-Corpo Forestale dello Stato. Erano inoltre presen­ti tra gli ospiti Angelo Funes Nova, Girolamo Collarin e Luciano Saviane, proprietari delle più importanti seghe­rie dell’alto bellunese nonché il Prof. Raffaele Cavalli, del Dipartimento TeSAF dell’Università di Padova. Sartirani ha sostenuto che il settore del legno necessita ora di nuova vitalità e di validi giovani, sostenuto poi da Orlandi secondo il quale “lavorare deve essere sinonimo di passione ’; il Presi­dente degli Agrotecnici ha poi illustrato le strutture col­legate con l’Albo che possono dare sbocchi lavorativi. Per quanto riguarda la carriera nel CFS invece non è necessaria alcuna laurea in Scienze Forestali, ad eccezione della carica di Ispettore, anche se in futuro saranno richiesti tecnici e operatori più specializzati. La dott.ssa Bartolinelli ha ag­giunto che la formazione per tutti i professionisti continua nel mondo del lavoro. Il confronto si è alternato durante la mattinata con quesiti e proposte per il futuro avanzate dagli studenti presenti non solo per sopperire quelle differenze che tuttora esistono tra gli insegnamenti dei corsi di laurea in Scienze Forestali nelle varie università italiane, ma anche idee e prospettive per favorire e agevolare l’entrata del gio­vane laureato forestale nel mondo del lavoro.
La giornata è proseguita con un’uscita in campo per stu­diare da vicino il rischio idrogeologico. Nello specifico ci si è recati alle sponde del Rio Rudan e del Rio Cancia, qui, grazie all’intervento del dott. Diego Sonda dello Studio di Progettazione per l’Ambiente e il Territorio di Vicenza e della dott.ssa Laura Fenti dell’ARPA Veneto, sono stati osservati i risultati dei fenomeni idrologici agenti sui bacini che vanno ad interagire con aspetti ambientali e antropici, due realtà spesso difficili da conciliare. Il giorno seguente sono stati ospitati diversi professori dell’Università di Pado­va che hanno tenuto una lezione interdisciplinare durante un’escursione nei boschi del Cadore: il Prof. Mario Pivi- dori per gli aspetti selvicolturali, il Prof. Michele Scotton per la botanica di prati e pascoli di alta montagna, il prof. Emanuele Lingua riguardo la selvicoltura di protezione e i disturbi in foresta, il Prof. Tommaso Sitzia per gli aspetti di gestione delle aree protette e il Prof. Paolo Tarolli per quanto riguarda le frane superficiali e il rilievo di dati to­pografici con le nuove tecniche basate sulla tecnologia Li-DAR.
Durante la settimana l’ex-direttivo, guidato da Lapo Brau, ha illustrato il lavoro svolto in un anno di attività, dai contatti intrapresi, con gli Albi degli Agrotecnici e degli Agronomi e Forestali e il gruppo FSC Italia, alle attività svolte per fa­cilitare il contatto e la comunicazione tre la varie AUSF nel territorio nazionale, fino alla creazione del nuovo sito www. ausf.it.
Sono stati poi votati i componenti del nuovo direttivo AUSF Italia, che prevede la presenza di un rappresentante per ogni AUSF locale aderente, una mescolanza delle va­rie realtà italiane, per un confronto e un’aggregazione co­struttiva per il futuro.
E stato eletto Presidente del nuovo direttivo Carmelo La Spada del FAG di Reggio Calabria e vice-presidente Marco Messina dell’AUSF di Palermo. Se­gretaria Francesca Salatino (AUSF Viterbo), Tesoriere Lu­dovico Fusco (AUSFNapoli),Elena Quaglia (AUSF Tori­no) è stata nominata per la commissione rapporto con enti, istituzioni e albi, Giovanni Ragaglia(AUSFNuoro) per la commissione web,Valentina Zaninetti (AUSFPadova) per la commissione comunicazione e stampa e Andrea Valente (AUSFMolise) per la commissione bandi. Il nuovo direttivo ha come obiettivo di continuare con il lavoro svolto finora, rinnovando i contatti con gli Albi e il gruppo FSC Italia, allacciando nuovi rapporti con soggetti pubblici e privati e rafforzando la fitta rete di confronto e scambio tra le varie AUSF locali.
Sabato, gli studenti hanno partecipato alla conferenza sulla realtà di FSC Italia, sulle opportunità di lavoro che il grup­po può offrire ai giovani laureati forestali.
La settimana si è conclusa con la reunion degli studenti che nel 1992 fondarono l’IFSA, International Forestry Students Association dove il Prof. Giorgio Andrian, uno dei fonda­tori, ha illustrato le attività svolte a livello internazionale dall’associazione. Era presente per l’occasione anche il pre­sidente IFSA Daniel Schraik.
Aristotele affermava che “La Natura non fa nulla di inutile1, obiettivo dell’AUSF Italia è proprio quello di imitare la na­tura per evitare di far qualcosa che possa essere inutile per gli studenti e i professionisti forestali.

Carmelo La Spada, Presidente AUSF Italia

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