Aula Magna di Ateneo - 21 marzo 2013

ore 10.00

È soprattutto il lato umano di Attilio da Empoli, quello che è emerso oggi nell’incontro dell’Aula magna Quistelli nell’incontro che recava un titolo significativo “Un economista partecipe del suo tempo”.

Gli interventi programmati, diretti dal primo presidente del corso di laurea in Economia della Mediterranea, il prof. Francesco Forte, hanno messo in evidenza il talento del giovane Da Empoli, la cui breve esistenza si è svolta tra i due grandi conflitti del secolo scorso in una città, Reggio Calabria, non esattamente al centro del dibattito economico o della produzione industriale.

Da Empoli, scampato al terremoto del 1908, si diploma al Liceo Campanella nel 1922 e non ancora laureato scrive due libri - Teoria dell’incidenza delle imposte e Riflessioni sull'Equilibrio Economico (1926) che evidenziavano il suo precoce talento, ma anche una personale visione sul funzionamento del sistema economico che lo spinge ad affermare coraggiosamente nuove scomode teorie che attirarono anche critiche dai paludati economisti contemporanei.

Anche nel complesso periodo fascista, non si allineò passivamente al regime, ma pur non combattendolo apertamente, prese le difese dei colleghi sospettati di eversione convinto che solo una libera discussione poteva portare risultati nel dibattito scientifico.

Nell'intervento conclusivo, Domenico Da Empoli ha sottolineato che diversi sono gli economisti reggini che hanno avuto una grande carriera nei grandi centri culturali ed accademici, ma solo Attilio da Empoli ha concepito e scritto a Reggio Calabria il nucleo del suo pensiero economico che lo rende così attuale ancora oggi.

Così come attuale è l'esempio del ricercatore che non allenta la tensione verso nuovi traguardi una volta raggiunta la cattedra, ma che arriva a trascurare la propria salute, concludendo per una banale appendicite la propria esistenza a soli 44 anni.

La vita di Attilio da Empoli nel documentario curato dal figlio in occasione del centenario della nascita

Attilio da Empoli fu sempre molto vicino alla sua città partecipando alla vita delle istituzioni culturali, Biblioteca comunale, Consorzio per l'istruzione tecnica, Commissione Belle Arti e, come deputato, quale relatore di disegni di legge per lo sbaraccamento dei comuni terremotati, per l'esecuzione di opere pubbliche e per provvedimenti volti a facilitare l'edilizia privata.

Introduzione: Pasquale Catanoso, Giovanni Girone, Maria Rosaria Rao

Interventi di: Massimo Di Matteo, Mario Di Napoli, Antonio Maria Fusco, Ernesto Longobardi.

Partecipazione libera, invito allegato

Allegato: