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Le esercitazioni in bosco degli studenti di Scienze Forestali e Ambientali |FOTO|

Anche quest’anno, secondo una consuetudine di lungo tempo, gli studenti dei Corsi di Laurea di Scienze Forestali ed Ambientali del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria hanno concluso il secondo semestre didattico con una settimana di esercitazioni pratiche in bosco. L’iniziativa, di carattere interdisciplinare, è stata condotta in modo residenziale sotto la guida dei vari docenti coinvolti. “Imboscati per studiare” è il nome che negli scorsi anni scherzosamente le si è attribuito, proponendo un’esperienza che, da un lato, mira all’applicazione pratica delle nozioni apprese, dall’altro, offre a docenti e studenti uno spazio tranquillo di condivisione, non solo dello studio, ma anche di momenti conviviali e ricreativi. Si rende così tangibile un’idea “viva” di Università, come di una vera e propria comunità di ricerca e di formazione personale.
Quest’anno le esercitazioni si sono svolte nelle Serre vibonesi. La scelta del luogo è stata motivata, oltre che dall’interesse ambientale e culturale del territorio, anche dalla cortese collaborazione del Comune di Mongiana che ha offerto il supporto logistico per le diverse attività da compiersi, relative ai vari settori disciplinari.
In primo luogo le esercitazioni hanno riguardato aspetti legati alla gestione del bosco, rivolgendo particolare attenzione alla gestione selvicolturale e all’arboricoltura da legno. Guidati dal prof. Giuliano Menguzzato gli studenti hanno visitato i boschi misti di abete e faggio che costituiscono la peculiarità dell’altopiano delle Serre. Si sono potute analizzare diverse modalità di gestione della stessa tipologia di bosco in rapporto al tipo di proprietà (pubblica o privata), alle diverse esigenze che ne derivano e alle loro conseguenze sul sistema stesso e sull’ambiente in genere. Per quanto concerne l’arboricoltura da legno, la visita ad alcuni impianti fuori foresta e il confronto con alcuni gruppi di latifoglie messe a dimora nelle radure all’interno del bosco, oltre che evidenziare il differente comportamento della stessa specie nei due ambienti, con risultati indiscutibilmente superiori nel secondo caso, ha dato modo di sottolineare le problematiche della coltivazione di specie forestali fuori del bosco in popolamenti puri o quasi.
La natura interdisciplinare dell’esperienza esercitativa ha consentito di approfondire in bosco altri temi legati all’agronomia montana e ai sistemi erbacei di montagna, grazie alla presenza della professoressa Monica Bacchi. Gli studenti hanno potuto così apprezzare l’integrazione fra l’attività forestale e quella agraria nelle zone di montagna, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzazione delle risorse disponibili per alcune colture tradizionali tipiche delle aree visitate e le problematiche legate alla presenza del pascolo in bosco. Gli aspetti legati alla patologia forestale sono stati affrontati con il prof. Giovanni Agosteo. In tale ambito si sono osservare estesi attacchi di Heterobasidion annosum su abete e faggio ed è stato valutato lo stato fitosanitario dei castagneti in relazione alla diffusione dei ceppi ipovirulenti di Cryphonectria parasitica, agente del cancro della corteccia. Alle attività di esercitazione in bosco ha partecipato anche il gruppo di entomologia del Prof. Vincenzo Palmeri, con il Dott. Antonino Malacrinò e la Dott.ssa Francesca Laudani. Le attività in campo sono state incentrate su attività pratiche inerenti a due delle problematiche di maggiore interesse per i nostri boschi: la processionaria dei pini e il cinipide galligeno del castagno.
Con i dott. Carmelo La Spada e Antonino Sgrò gli studenti si sono recati a visitare, nel territorio di Mongiana, un tratto della fiumara Allaro interessato da opere di sistemazione idraulica; qui, essi si sono dedicati allo studio della pendenza di equilibrio di un segmento del torrente, utilizzando una semplice strumentazione topografica, nonché alla caratterizzazione della granulometria dell’alveo e alla valutazione di metodologie alternative per la stima della portata con l’impiego della dendrocronologia. Inoltre, accompagnati dal prof. Andrea Proto, gli studenti si sono recati presso un cantiere di utilizzazione forestale in cui hanno assistito all'espletamento di tutte le operazioni di taglio, allestimento e di esbosco di un'abetina in località Santa Maria a Serra S. Bruno. A conclusione delle operazioni forestali, si è poi visitato l'impianto di lavorazione del legno presso l'azienda "La Foresta" di Serra S. Bruno, in cui è stato possibile visionare tutti i processi di trasformazione che subiscono gli assortimenti legnosi provenienti dalle attività forestali.

Il prof. Giuseppe Modica e il dott. Luigi Laudari hanno guidato un’esercitazione legata all’individuazione in bosco e al tracciamento cartografico dei confini di ambiti territoriali individuati all’interno di un piano di gestione forestale, con l’ausilio di strumenti di rilevamento topografico di diversa precisione. Inoltre, grazie al rapporto collaborativo con gli attori locali, nel territorio di Mongiana è stata approfondita la conoscenza di diverse esperienze in atto per la valorizzazione di alcune risorse territoriali aventi forte valenza ambientale e culturale. Gli studenti hanno così potuto conoscere il centro di educazione e documentazione ambientale di Villa Vittoria, percorrere un tratto del sentiero escursionistico Frassati e visitare infine il Museo delle Reali Ferriere Borboniche di Mongiana. Qui, nei locali recentemente recuperati e attrezzati per le manifestazioni culturali, si è svolto un breve seminario sul tema degli Ecomusei, condotto dal prof. Salvatore Di Fazio. Al seminario hanno partecipato il prof. Danilo Franco, esperto di Archeologia Industriale, e il dott. Bruno Iorfida, Sindaco di Mongiana. Questi ultimi hanno poi guidato la visita al Museo e delineato le potenzialità di sviluppo locale, auspicando la valorizzazione integrata dei siti monastici, del patrimonio storico-industriale e degli ambienti forestali del comprensorio.

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