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Conferito il Dottorato H.C. in Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali a Nicodemo Librandi

Giorno 12 maggio alle ore 11.00 si è tenuta la cerimonia di conferimento del Dottorato Honoris Causa in Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali al dott. Nicodemo Librandi presso l’Aula Quistelli della nostra Università. Dopo la prolusione ed i saluti del Rettore, Prof. Giuseppe Zimbalatti, la Laudatio è stata enunciata dal Prof. Francesco Sunseri, a seguire gli interventi dei Proff. Giovanni Enrico Agosteo, Leonardo Schena e del Presidente del Consiglio degli Studenti, Girolamo De Giglio.

Il conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa al Dott. Nicodemo Librandi è stato promosso dal Dipartimento Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, per la sua instancabile attività di ricerca ed innovazione nel settore della vitivinicoltura. Il Dott. Librandi ha svolto un’intensa attività nel recupero della biodiversità viticola della quale la Calabria è estremamente ricca per la sua storia vitivinicola millenaria. Questa attività ha condotto alla costituzione di una collezione di vitigni regionali di estremo interesse per il presente ed il futuro della vitivinicoltura calabrese, valutandone le loro attitudini e peculiarità. In altri ambiti della vitivinicoltura, Nicodemo Librandi, assieme al compianto fratello Tonino, ha svolto anche un’encomiabile attività di ricerca ed innovazione nel settore della meccanizzazione delle principali pratiche in vigneto, nonché nelle tecnologie enologiche più avanzate per la massima valorizzazione del vino ottenuto da varietà autoctone.


Librandi rappresenta oggi un punto di riferimento regionale e nazionale per una magnifica interazione tra le attività innovative in vigneto ed in cantina, che si esplicita in vini di altissimo pregio, che contribuisce nel fare conoscere al meglio nel mondo la vitivinicoltura regionale.

Produrre conoscenza, innovare, ridurre le marginalità culturali e socio-economiche, formare giovani e cittadini, inserirli nel mondo del lavoro e della ricerca, è il Nostro principale compito. Con l’evento odierno, pertanto, ribadiamo la nostra volontà di accompagnare i migliori esempi e di partecipare ai processi di crescita del territorio”, con queste parole Giuseppe Zimbalatti, Rettore dell’Università Mediterranea, ha evidenziato lo spirito dell'iniziativa.

Nicodemo Librandi, con emozione, ha dichiarato “Non ci sono parole per esprimere le mie sensazioni, si tratta di una soddisfazione grandissima perché penso di vedermi riconosciuto il merito di essere stato utile alla mia famiglia, alla mia azienda ma anche alla Calabria. Nel mio lavoro ho messo tanta passione, tanto impegno, spinto dal bisogno di approfondire progressivamente la conoscenza della nostra viticoltura, per capire e trovare il modo di contribuire a riportare la Calabria del vino al posto di rilievo che merita. Alla fine posso sentirmi pienamente soddisfatto, perché penso di aver innescato un forte fermento intorno al mondo del vino calabrese e contribuito in modo rilevante alla sua rinascita.




Il Profilo

DOTT. NICODEMO LIBRANDI - Nato a Cirò (KR) il 08/03/1945, dopo la maturità scientifica ottenuta presso L’Istituto Salesiano di Taranto, consegue la laurea in matematica presso l’Università La Sapienza di Roma. Da sempre coinvolto nell’attività vitivinicola della famiglia, dal 1971 contemporaneamente al coinvolgimento part time in cantina ed in vigna si dedica all’attività d’insegnamento, che prosegue fino al 1988. Nel 1989 decide di abbandonare la carriera di insegnante per dedicarsi in pianta stabile e continuativa alla gestione dell’azienda di famiglia.

Con la sua azione e con un impegno diretto dedicato a tutte le fasi della conduzione, dalla produzione alla commercializzazione in Italia e all’estero, l’azienda Librandi è diventata una della protagoniste del vigoroso rilancio della realtà e dell’immagine della vitivinicoltura meridionale.

Non si è di certo lontani dal reale nell’affermare che la vicenda umana di Nicodemo Librandi, classe 1945, s’intreccia, sino a confondersi, con la storia della casa vinicola di Cirò Marina. La notevole crescita del fatturato, anno dopo anno, la conquista di sempre nuovi mercati, l’affermazione sempre più salda del marchio aziendale, in Italia e all’estero, prestigiosi riconoscimenti da parte dei maggiori opinion leader e delle più qualificate testate e guide enologiche internazionali, sono la migliore testimonianza della validità delle scelte compiute e di un impegno costante nel segno della qualità senza compromessi.

Procedendo a ritroso, dai dieci ettari su cui, al suo ingresso in azienda nel 1971, l’azienda poteva contare, si è arrivati oggi alla considerevole quota di 359 ettari di proprietà, di cui 232 vitati, 100 ad uliveto ed il rimanente a bosco e seminativi.

La produzione, dopo aver toccato quota 200.000 bottiglie nel 1973, 400.000 bottiglie nel 1978, 700.000 pezzi nel 1981 e 1.650.000 nel 1997, ha raggiunto, nel 2006, 2.100.000 bottiglie, per portarsi, nel 2015, oltre i 2.500.000 pezzi, con una distribuzione rivolta essenzialmente a ristoranti, enoteche e locali specializzati.

Nicodemo Librandi si è sempre premurato di porre in sintonia lo sviluppo dell’azienda familiare con uno sviluppo e una forte crescita d’immagine e di prestigio dell’intera viticoltura calabrese, lucidamente vista come un autentico tesoro le cui antichissime, nobili tradizioni potessero essere riproposte, e rivitalizzate, nel segno di una viticoltura moderna, in grado di interpretare il gusto del consumatore più esigente e avvertito d’oggi.

La crescita costante dei volumi di vendita testimonia come Nicodemo Librandi abbia visto giusto e abbia saputo superare il non indifferente scoglio rappresentato dal dover proporre su mercati, inizialmente prudenti e non ben disposti verso i vini del Sud e calabresi in particolare, bloccati da un deficit di conoscenza e bisognosi di essere rassicurati da una qualità percepibile e costante, i vini che progressivamente stavano mettendo a punto, perfezionando e rendendo a misura del consumatore più esigente.

Il Gravello 1989 fu il primo vino calabrese della storia a ricevere i prestigiosi Tre Bicchieri del Gambero Rosso e fu solo il primo di una lunga serie di riconoscimenti ottenuti dai più importanti opinion leaders nazionali ed esteri che hanno fatto crescere fortemente non solo l’immagine dei prodotti dell’azienda, ma quella dell’enologia calabrese in generale. È proprio nel segno di questa precisa volontà d’inserire i vini di Calabria nella geografia delle migliori zone vinicole italiane, di valorizzarne appieno le enormi potenzialità, di affermarne la vocazione qualitativa, che si possono leggere tutte le successive fasi della crescita della casa vinicola Librandi. In ogni fase, dall’ampliamento della cantina di produzione, all’ampliamento dell’azienda agricola, Nicodemo Librandi ha saputo guardare lontano con lungimiranza, precorrere i tempi, e realizzare progetti importanti e d’ampio respiro, dando vita ad una realtà produttiva importante che ha contribuito a diffondere nel mondo un’immagine dinamica e positiva della Calabria e della sua più moderna capacità imprenditoriale.

Obiettivo costante di Nicodemo Librandi è sempre stato quello di una diffusione e quindi di una commercializzazione di alto profilo dei vini calabresi. Questo obiettivo è stato perseguito a tutto campo, a partire dalla valorizzazione delle enormi potenzialità, sfruttate in passato solo parzialmente, del patrimonio ampelografico calabrese. Questo anche attraverso il recupero di varietà autoctone restituite a nuova vita soprattutto attraverso l’applicazione dei risultati di un costante lavoro di ricerca e sperimentazione, di informazione e di divulgazione, condotta con l’ausilio di alcuni tra i più importanti esperti in campo nazionale ed internazionale. Il tutto abbinando alla moderna produzione la salvaguardia dei migliori aspetti della tradizione ed una ragionata innovazione in vigneto, in cantina e nel marketing aziendale. Questo lavoro di recupero ha consentito a Nicodemo Librandi i prestigiosi ingressi, come socio aggregato, nell’Accademia dei Georgofili (2002) e nell’Accademia della Vite e del Vino (2005). Nel 2008 invece, arriva, sempre sulla scorta del lungo lavoro sui vitigni autoctoni calabresi, il Premio Veronelli alla carriera come miglior vignaiolo d’Italia per quell’anno. Ed ancora, nel 2013 viene insignito dal Gambero Rosso nella prestigiosa rivista Vini d'Italia viticoltore dell'anno.

Il lavoro di recupero delle varietà autoctone e la divulgazione dei risultati ottenuti e delle enormi potenzialità della viticoltura in Calabria, però, non è stata cosa né facile né veloce. Nicodemo è riuscito in questo e continua a lavorare su questo filone di ricerca grazie soprattutto al gruppo di ricercatori di eccellenza che è riuscito a coinvolgere in questo progetto. Sono infatti parte integrante di questo pool di ricercatori il prof. Donato Lanati dell’Università di Torino con il suo laboratorio Enosis Meraviglia che curano gli aspetti enologici; la dottoressa Anna Schneider ed il dottor Franco Mannini del CNR di Torino che curano gli aspetti ampelografici e virologici, oltre alla selezione clonale; il prof. Mario Fregoni dell’Università Cattolica di Piacenza che si occupa del coordinamento e degli aspetti agronomici insieme al dott. Andrea Paoletti; la dottoressa Stella Grando dell’IASMA di San Michele all’Adige che si occupa degli aspetti genetici. Si tratta in sostanza del gotha della ricerca viticola ed enologica nazionale.

Questo gruppo, Nicodemo Librandi in primis, insieme al personale tecnico dell’azienda ha dato vita nel 2007 alla pubblicazione “Il Gaglioppo e i sui fratelli”, edito da Tecniche Nuove, sui vitigni autoctoni calabresi che viene ormai preso come esempio della ricerca autorevole su questi argomenti. Questa prima pubblicazione è stata poi seguita nel 2012 da una seconda: “Vitigni di Calabria, selezione e potenzialità enologiche”, edito da Rubbettino, nella quale si espone la seconda fase della ricerca. Queste due pubblicazioni sono state premiate nell'ambito del Premio Letterario Internazionale Ambasciatori delle Città del Vino. Ed ancora, l'attività costante di Nicodemo Librandi nell'ambito della ricerca e della informazione lo ha visto partecipe in numerosi progetti i cui risultati sono stati divulgati attraverso le seguenti pubblicazioni che lo hanno visto coautore insieme a personalità scientifiche del settore: - "Vitigni di Calabria - selezione e potenzialità enologiche", edito da Territorio Creativo nel 2012; - "I Vignaioli del Cirò - voci e volti di una storia", edito da Rubbettino nel 2015; - "Studio per l'individuazione dei portainnesti più adatti alla coltivazione del Gaglioppo", edito da Rubbettino nel 2015; - "Interventi per il recupero e la caratterizzazione delle cultivar autoctone calabresi Castiglione e Toccarino", edito da Rubbettino nel 2015; - "Un viaggio all'interno del genoma del Gaglioppo e del Magliocco", edito da Rubbettino nel 2015.

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