Il Convegno rappresenta un’importante occasione per fare il punto sullo stato delle conoscenze e sulle possibili strategie di difesa a più di dieci anni dalle prime segnalazioni di moria in Veneto. Si tratta di una tematica di grande interesse in considerazione della gravità della moria, che in molte aree geografiche del territorio nazionale ha già fortemente compromesso le produzioni, e dell’importanza della coltivazione dell’actinidia, che rappresenta una filiera con grandi potenzialità di crescita.
Giovedì 28 settembre 2023, nell’Aula Seminari “Francesco Saverio Nesci” del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria si terrà un convegno tecnico-scientifico dal titolo “La moria del Kiwi: a che punto siamo con la ricerca?”
Ai saluti istituzionali seguiranno le relazioni del Prof. Davide Spadaro dell’Università di Torino e del Dott. Paolo Ermacora dell’Università di Udine, due dei massimi esperti di moria a livello nazionale ed internazionale. Successivamente vi saranno gli interventi di ricercatori del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che operano sul territorio Calabrese tra cui la Dott.ssa Saveria Mosca e i Dott.ri Antonino Malacrinò, Giacomo Falcone e Antonio Dattola. È previsto anche il contributo della Dott.ssa Lidia Viterale dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) e la partecipazione del Dott. Giacomo Giovinazzo, Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Risorse Agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria e dell’On. Gianluca Gallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria. Introduce e modera il Prof. Leonardo Schena, docente di Patologia vegetale presso il Dipartimento di Agraria e componente del gruppo di lavoro “Moria del Kiwi” istituito dal MASAF.
In considerazione delle numerose richieste pervenute è stato attivato un canale Microsoft Teams, accessibile attraverso il link https://events.teams.microsoft.com/event/f0bf2596-dde2-4541-99bb-939b91e60849@81907402-e440-42c1-8197-5e0d0609e005 che permetterà di seguire i lavori da remoto.
Per poter accedere è necessario registrarsi. Non ci sarà la possibilità di fornire il certificato di partecipazione a coloro che seguiranno il convegno da remoto.