Il giorno 14 Dicembre 2016, nell’ambito delle attività didattiche integrative programmate nei CdS-SFA l25 e LM73 per i Corsi di Geobotanica Forestale e di Chimica Ambientale Applicata agli Ecosistemi Urbani e Forestali, con il supporto del Comando regionale per la Calabria del Corpo Forestale dello Stato (CFS) è stata condotta una visita didattica presso l’Area Permanente 03-CAL1-Piano Limina della Rete nazionale CONtrolli ECOsistemi FORestali (CONECOFOR). Alla visita hanno partecipato gli studenti del primo anno del Corso di Laurea Magistrale in Science Forestali ed Ambientali, guidati dai docenti Proff. Maurizio Badiani e Giovanni Spampinato.
All’arrivo nei luoghi oggetto della visita, situati in provincia di Reggio Calabria nella zona di transizione tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte ed il Parco Naturale Regionale delle Serre, gli studenti sono stati cordialmente accolti dal Funzionario Direttivo del Corpo Forestale dello Stato, Dr. Rocco Pelle, coadiuvato dal Sottoufficiale Dattilo.
Nella prima parte della visita sono stati illustrati agli studenti, anche attraverso la distribuzione di documentazione informativa, i programmi di monitoraggio pregressi ed in corso presso l’Area Permanente CAL1 (specie monitorata: Faggio), quali Rete Italiana per le Ricerche Ecologiche di Lungo Termine (LTER-Italia), CONECOFOR e SMART4Action (progetto LIFE+), supportati ed implementati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dall’Unione Europea, con la collaborazione di Istituzioni di Ricerca quali Consiglio Nazionale delle Ricerche, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria e gli Atenei di Camerino e di Firenze
Gli studenti sono stati quindi accompagnati presso le due aree di saggio presenti in situ, di cui una in spazio aperto ed una sotto chioma. Qui ha avuto luogo l’illustrazione tecnico/pratica con la discussione degli obbiettivi e delle finalità, delle attività di monitoraggio eseguite con periodicità stabilità e con tecnologie standardizzate: misure meteoclimatiche; valutazione dello stato delle chiome; presenza di sintomi visibili di inquinanti aerodispersi; analisi chimica delle acque, dei suoli e delle vegetazione, eseguite su matrici raccolte mediante campionamenti di tipo throughfall, stemflow e litterfall, e destinate a valutare eventuali fenomeni di acidificazione, l’incidenza di deposizioni secche o umide di azoto e di zolfo, nonché i livelli di calcio e di magnesio, quali indicatori della biodisponibilità di fitonutrienti.
L’esperienza didattica, inoltre, ha offerto la possibilità di condurre interessanti osservazioni e discussioni di natura botanica, fitogeografica e fitosociologica, nonché istruttive considerazioni inerenti agli aspetti selvicolturali del sito visitato.