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Concluso Convegno su “La gestione del rischio nell’agricoltura calabrese tra politiche assicurative ed intervento pubblico”

Martedì 13 giugno 2023 presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è tenuto il convegno dal titolo “La gestione del rischio nell’agricoltura calabrese tra politiche assicurative ed intervento pubblico” organizzato dalla sezione di Economia ed Estimo Rurale del Dipartimento di Agraria e dalla Federazione Regionale dell’Ordine degli Agronomi, in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria. L’evento, coordinato dalla Professoressa Anna Irene De Luca (Prof. Associato di Economia ed Estimo Rurale), ha visto protagonisti il mondo Accademico, le Istituzioni, l’Ordine Professionale degli Agronomi, i Tecnici e le Organizzazioni Professionali Agricole.

In un contesto globale particolarmente straordinario per il settore primario, a fronte degli effetti dei cambiamenti climatici, tensioni macroeconomiche e aumento della popolazione mondiale, che conseguono in perdite di produzione e di valore fondiario, volatilità dei prezzi e una minaccia costante per la sicurezza alimentare, la Gestione del Rischio in Agricoltura assume un’importanza quasi vincolante per la sopravvivenza dell’agricoltura stessa.

Dopo i Saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea Prof. Giuseppe Zimbalatti, del Direttore di Dipartimento Prof. Enrico Agosteo, del Prof. Ordinario di Economia ed Estimo Rurale Prof. Giovanni Gulisano e del Presidente della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali Dott. Antonino Sgrò, i lavori sono stati introdotti e moderati dalla Prof.ssa Anna Irene De Luca del Dipartimento di Agraria. Di seguito si riportano alcuni dettagli in merito ai contenuti delle relazioni principali.
Il prof. Fabian Capitanio, Associato di Economia ed Estimo Rurale dell’Università di Napoli Federico II, ha iniziato la sua relazione partendo dalla storia delle assicurazioni in agricoltura, per poi presentare gli effetti del cambiamento climatico sull’agricoltura mondiale con la spiccata volatilità delle commodity agricole, la perdita delle derrate e del valore fondiario. Il Prof. Capitanio ha posto poi l’attenzione sugli strumenti di Gestione del Rischio a disposizione delle aziende, sottolineando che l’intervento ex post che spesso è l’unico riferimento alla tematica, riguarda il passato e non ha più alcuna valenza economica. Tale condizione è amplificata anche a dell’insostenibilità del mercato delle polizze assicurative a causa dei cambiamenti climatici e di un portafoglio concentrato in poche Regioni. Inoltre, relativamente alla Programmazione 2014-2020 la Gestione del Rischio in una Misura Nazionale (1,59 miliardi di euro) ha cambiato poco la domanda assicurativa, concentrata per un valore pari all’80% nelle stesse Regioni, con uva e mele che assorbono poco meno della metà dell’intero budget di misura mentre i fondi di mutualità e gli Income Stabilization Tool (IST) restano relegati in nicchie di mercato. Una situazione allarmante che mette a repentaglio la sostenibilità economica e produttiva delle aziende agricole soprattutto del centro e sud Italia.
Il dott. Mauro Serra Bellini, Dirigente del Ministero Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (MASAF), ha illustrato gli strumenti di Gestione del Rischio nella nuova Programmazione 2023-2027, con particolare riferimento al nuovo strumento AgriCat, il Fondo Mutualistico contro gli eventi catastrofici di 350 milioni di euro a cui possono accedere le aziende agricole italiane che presentano la domanda unica sui fondi del Primo Pilastro della PAC. La disponibilità finanziaria è costituita da una quota privata a carico dell’agricoltore ed è versata al Fondo attraverso il prelievo del 3% effettuato dall’Organismo pagatore competente per la domanda unica.
Il dott. Giacomo Giovinazzo, Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Risorse Agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria, ha sottolineato le grandi emergenze che sta vivendo il comparto agricolo calabrese, verso le quali la Regione è impegnata e costantemente alla ricerca di soluzioni, sottolineando l’importanza di razionali interventi attivi per la gestione del rischio ex ante attuabili anche grazie all’intervento pubblico. Grande attenzione anche verso gli interventi ex-post attraverso l’integrazione di tutti gli strumenti per la Gestione del Rischio e la sensibilizzazione delle imprese verso la tematica.
Il dott. Emanuele Spada, Assegnista di ricerca post-doc di Economia ed Estimo Rurale ha posto l’attenzione sul valore della produzione agricola calabrese in termini qualitativi, occupazionali e di mercato. In particolare ha sottolineato la fragilità economica anche di settori consolidati come l’olivicoltura e l’agrumicoltura a causa di prezzi volatili e produzioni troppo altalenanti e irregolari che minacciano le quote di mercato acquisite negli anni.
Il dott. Giacomo Falcone, Ricercatore di Economia ed Estimo Rurale dell’Università di Reggio Calabria, ha presentato lo strumento dei Wheater Derivatives per la copertura del rischio climatico, partendo dal concetto di rischio e presentando l’uso di strumenti derivati quali Futures, Swap e Opzioni sul clima per la copertura di rischi derivanti dalla perdita di reddito a causa degli effetti dei cambiamenti climatici.

La prof.ssa Anna Irene De Luca, Associato di Economia ed Estimo Rurale dell’Università di Reggio Calabria, ha posto l’attenzione sulla propensione degli agricoltori all’adozione degli strumenti di gestione del rischio, sulla base della percezione soggettiva del rischio stesso e di tutti i fattori ad essa direttamente collegati. I risultati relativi a specifici progetti di ricerca su scala europea e nazionale, mostrano che la scarsa conoscenza degli strumenti disponibili e l’accessibilità delle polizze assicurative in termini di costo risultano essere tra gli elementi limitanti l’adozione, unitamente alla scarsa trasparenza e flessibilità dei contratti assicurativi nonché ai fenomeni diffusi sui mercati assicurativi e legati ai comportamenti opportunistici, azzardo morale e selezione avversa tra gli operatori economici.

Il dott. Paolo Sessa, Responsabile SUD ASNACODI e Direttore CONDIFESA Calabria, ha riportato il grande lavoro di Condifesa per l’assicurazione delle colture e in termini numerici l’adesione delle aziende grazie alla grande attività di sensibilizzazione, con un valore assicurato seppur di circa 30 milioni di euro annui su un valore agricolo calabrese di 2 miliardi di euro, rappresenta un buon inizio. Il dott. Sessa ha illustrato inoltre le modalità per l’adesione ai suddetti strumenti per le aziende agricole.

Il dott. Vincenzo Cerone, Coordinatore Centro-Sud Gestione assicurazioni Agricole (GAA) Confagricoltura ha presentato tutti gli strumenti di Gestione del Rischio a disposizione delle aziende, con riferimento ai diversi comparti, della zootecnia alle produzioni vegetali. Il relatore ha presentato anche i limiti delle attuali polizze assicurative e fornite alle aziende le indicazioni per accedere ai fondi mutualistici.

A seguito delle relazioni principali, si è dato spazio agli interventi programmati delle principali associazioni di categoria regionali che hanno risposto con entusiasmo all’invito a contribuire al dibattito. In particolare, hanno partecipato l’ing. Pasquale Francesco Vecchio Presidente Condifesa Calabria e Consigliere di Amministrazione ASNACODI, l’ing. Franco Aceto Presidente COLDIRETTI Calabria, il dott. Alberto Statti Presidente CONFAGRICOLTURA Calabria, il dott. Nicodemo Podella Presidente CIA Calabria e l’avv. Antonio Lupini per COPAGRI CALABRIA. Tutti i rappresentanti hanno evidenziato apprezzamento per l’iniziativa apportando contributi specifici relativi alle singole realtà territoriali, riportando anche i limiti delle politiche assicurative del passato.

Le conclusioni del convegno sono state affidate all’Assessore all’Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria, l’Avv. Gianluca Gallo che dopo aver sottolineato gli ultimi eventi catastrofali che hanno investito alcuni territori d’Italia e che minacciano costantemente l’intero Paese ha posto l’attenzione sugli strumenti di Gestione del Rischio mostrando la grande attenzione della Regione verso la tematica, sia in quello che è l’impegno verso la regionalizzazione dei fondi nazionali sia nel supporto pubblico verso gli interventi di difesa attiva. L’Assessore ha poi relazionato sugli ultimi interventi volti alla mediazione verso l’indirizzamento di risorse comunitarie su temi più specifici e adatti alle reali condizioni dell’agricoltura calabrese, segno del costante impegno verso il settore agricolo regionale.

I risultati della giornata di lavoro mostrano la grande attenzione verso il tema Gestione del Rischio per l’Agricoltura Calabrese e la necessaria integrazione delle diverse competenze Università, Agronomi, Istituzioni e Organizzazioni Professionali al fine di attuare gli strumenti esistenti adattandoli alle specificità territoriali per migliorare la competitività dell’agricoltura e di tutte le preziose funzioni a questa collegate.

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